Stili di vita e prevenzione dei tumori della bocca

22 marzo 2018
Nella settimana della prevenzione oncologica vogliamo allargare gli orizzonti verso tumori strettamente dipendenti dagli stili di vita e dalla prevenzione, come i tumori della testa e del collo e del cavo orale.

Nella settimana della prevenzione oncologica vogliamo allargare gli orizzonti verso tumori strettamente dipendenti dagli stili di vita e dalla prevenzione, come i tumori della testa e del collo e del cavo orale.

Abitudini viziate, come abuso di fumo ed alcol e dieta alimentare non adeguata, sono importanti fattori di rischio che, quando associati a scarso controllo di igiene orale, aumentano fortemente la probabilità di ammalare di tumori del cavo orale.

L’importanza di tali indici di rischio si evidenzia anche nel forte cambiamento del rapporto maschi/femmine colpiti, in effetti l’aumento delle abitudini al fumo e all’alcol, nel sesso femminile, ha coinciso con l’innalzamento dell’incidenza di malattia nelle donne.

Altro indice di rischio di non secondaria importanza è determinato dai traumi continui e ripetuti sulle mucose orali, provocati da protesi incongrue o anatomie alterate dei denti che esitano spesso in lesioni cosiddette ‘precancerose’. Tali lesioni alcune volte evolvono in forme tumorali ; il reale problema è che non è possibile sapere quali tra queste evolveranno e quali no. Per tale motivo ogni odontoiatra, quando riscontra una alterazione di qualsiasi natura della mucosa , deve fotografarla e ricontrollarla a breve e, se ne ravvede un sospetto, inviare il paziente ad un patologo orale per avviare ulteriori indagini.

Altro fattore importante quindi, è la non periodicità dei controlli odontoiatrici, che dovrebbe rappresentare il primo anello diagnostico.

La crisi economica e la scarsità di informazione rende sottovalutata l’importanza della visita odontoiatrica, che troppo spesso assume un ruolo di ‘fanalino di coda’ rispetto ai controlli e screening effettuati per la prevenzione di altre malattie.

I tumori del cavo orale hanno una mortalità molto elevata, e la motivazione è da ricercarsi il più delle volte nella diagnosi tardiva, spesso determinata dalla scarsa attenzione della popolazione verso un organo che in realtà è il primo fronte di incontro con l’ambiente esterno; quello che ha un ‘impatto ambientale ‘ fortissimo con gli agenti patogeni e tossici che ci circondano.

Altro fattore di rischio, che però merita un discorso a parte, è il tumore cosiddetto HPV-dipendente.

Il 5% dei tumori del cavo orale (in particolare gli oro-faringe) sono HPV-dipendenti e sono strettamente correlati con le abitudini sessuali e il numero di partners. Questa correlazione così importante è dimostrata dalla più alta incidenza di questa malattia nei mariti delle donne colpite da carcinoma della cervice uterina.

La previsione di andamento di questo tipo di tumore è verso l’aumento, soprattutto in correlazione con il precoce inizio dell’attività sessuale da parte delle nuove generazioni.

Su tutti è da sottolineare come una scarsa attenzione verso la salute orale, espressa in una scarsa igiene, si rende responsabile di un aumento di rischio di tumore di circa 30 volte.

La sensibilizzazione verso la prevenzione e gli stili di vita, nella regione del cavo orale, rappresenta quindi un obiettivo ancora fortemente sottovalutato, ma di primaria importanza per la salute e il benessere di buona parte della popolazione.


Dott.ssa Paola Antonia Cerati Studio Dott.ssa Cerati e Associati

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